L’esposizione costituisce il primo appuntamento di un più ampio progetto dedicato al tema “Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile”, nato da una partnership tra il Museo e l’Unione Donne in Italia (UDI), sede di Bologna, e che vede, per questa mostra, la collaborazione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), Ufficio per l’Italia e San Marino.
Al centro del percorso vi è il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese.
Bologna, e l’Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale negli anni del miracolo economico (1958-1963), della quale anche le donne furono protagoniste. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne.
(Chi desidera venire a Verona alla manifestazione sabato 30 marzo può prenotarsi in UDI Bologna al tel 051 232313 entro martedì 26 marzo).
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Siamo cittadine del mondo e alle donne di tutto il mondo è rivolto un attacco senza precedenti: incarnato dal Congresso mondiale delle famiglie.
Contro l’interruzione di gravidanza volontaria
Contro la liberà di difendersi dalla violenza degli uomini
Contro la libertà di unirsi per amore
Contro la libertà di scegliere il paese in cui vivere
Contro l’Europa voluta dalle donne, sede di un diritto superiore
E soprattutto contro la Convenzione di Istanbul, la carta che impegna gli stati a contrastare la violenza contro native e migranti. Usurpatori dei diritti e delle parole che noi abbiamo riempito di significati nel nostro cammino. I capi di movimenti patriarcali vogliono tornare a un modello di famiglia che noi abbiamo già archiviato: quella del padre padrone. Noi la famiglia la stiamo cambiando, perché non sia più la patria della violenza e dell’arbitrio sulle donne e sui loro figli.
Ieri si è svolto l’ultimo evento di Una Settimana per Tina giunta alla terza edizione. In Via Paolo Poggi 11 a San Lazzaro di Savena si è tenuta l’Assemblea delle maestranze “Conserve Italia” Società Cooperativa Agricola. Con la partecipazione di: Luisa Guidone Presidente del Consiglio comunale di Bologna. Le rappresentanze sindacali FAI Cisl, CISL, FLAI Cgil, Uila Uil e UIL, e le rappresentanti delle associazioni CIF e UDI. Marzia Montebugnoli, Cisl, Coordinamento Azioni Positive UST Metropolitana ha affermato che “le donne hanno le soft skills. Qualità che danno risultati migliori nel tempo. Fa piacere sottolineare che alcune tra le più grandi aziende sono guidate da donne come la Microsoft e Amazon. Dobbiamo investire sui servizi della persona, per il futuro noi dobbiamo combattere oggi. Combattere un linguaggio, quello che fa apparire normale la discriminazione e l’offesa”. Presente anche Giuseppina Morolli Segretaria Uil della provincia di Rimini che ha sottolineato il fatto di essere “felice in quanto donna, madre, nonna e figlia. Arrivo dal posto di lavoro, ho toccato tutte le fasi e quotidianamente ho a che fare con i problemi di tutti. Oggi vorrei toccare il tema delle molestie nei luoghi di lavoro, un tema importante e difficile da trattare. Con tutti i pregi e i difetti in Emilia Romagna abbiamo il pregio di aver stretto accordi che recepiscono la normativa europea sulle discriminazioni. È importante che questo venga recepito all’interno della contrattazione con l’azienda. Quello che è venuto fuori è stato un patto affinchè la contrattazione di genere venga recepita da tutte le politiche. Un benessere organizzativo genera maggiore produttività e armonia. Abbiamo bisogno di affiancare ai tavoli di trattativa gli uomini e le donne. Condividere insieme un percorso”.
Sempre all’interno di Una settimana per Tina, l’8 marzo alle 11.00 si è svolto al Liceo Galvani l’incontro “Donne che cambiano il mondo. Lavoro, cultura, religione: un dialogo – testimonianze di donne”. Tantissimi/e gli studenti e le studentesse presenti. Sono intervenute: Claudia Clementi, Direttrice della Casa Circondariale Dozza di Bologna che ha raccontato di quanto non sia mai stato un problema ma piuttosto una risorsa per i detenuti e il personale prevalentemente maschile, il fatto di avere una direttrice donna; Ines Miriam Marach dell’ Associazione Donne Ebree d’Italia ha sottolineato l’impegno della loro associazione, nata in Italia nel 1927 a Venezia per poi diffondersi in altre città italiane, nel trasmettere il ruolo della donna e parallelamente combattere l’antisemitismo ancora presente. “C’è sempre stato e c’è ancora – ha affermato – E’ inutile nasconderlo. Quindi il nostro ruolo è quello di diffondere la cultura per combatterlo. Il nostro fiore all’occhiello è il premio letterario Adelina Della Pergola che viene fatto ogni anno ed è rivolto a tutte le donne. Questo è uno degli impegni che portiamo avanti già da parecchi anni. Siamo molto impegnate anche a combattere la violenza contro le donne”. Presente anche Rassmea Salah della Comunità Islamica di Bologna che ha spiegato quanto sia “difficile parlare della donna musulmana. In primis è come parlare della donna europea. Puoi trovare la donna siciliana così come la donna svedese, modelli di donne completamente diversi.
Valorizzare il lavoro delle donne, il loro impegno nel contribuire significativamente a realizzare una società in cui ci sia un’effettiva uguaglianza nelle professioni, è ciò che si prefigge il Premio Tina Anselmi giunto quest’anno alla terza edizione e promosso dalle associazioni storiche femminili CIF e UDI di Bologna con il patrocinio della Presidenza del Consiglio del Comune di Bologna. “1/4 delle donne smettono di lavorare dopo la nascita del primo figlio e sono ancora troppe quelle che ricevono una retribuzione più bassa degli uomini. Abbiamo necessità di una piena parità nel mondo del lavoro per lo sviluppo del Paese” sono le parole con cui Luisa Guidone, Presidente del Consiglio Comunale, ha aperto la cerimonia di conferimento del Premio avvenuta mercoledì 6 marzo alle 9.30 nella Sala dello Stabat Mater della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio. “Le conquiste delle donne sono conquiste per l’inclusione e la giustizia” affermava Tina Anselmi – hanno ricordato Carla Baldini Presidente CIF Bologna e Katia Graziosi Presidente UDI Bologna. Presente anche Gianni Rosas, Direttore dell’organizzazione internazionale del lavoro, Ufficio per l’Italia e San Marino che ha ricordato quanto l’impegno di Tina Anselmi abbia permesso di “valorizzare i diritti di libertà e uguaglianza. Ha permesso un dialogo a livello politico e nelle organizzazioni che rappresentano le donne, un dialogo con la società civile. Questo premio rappresenta un esempio nell’incanalare dei messaggi positivi sul contributo delle donne nel mondo del lavoro e nel proseguimento dei principi di parità e di uguaglianza e anche come simbolo della necessità di andare oltre gli stereotipi”. Stefano Caliandro, Consigliere dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna ha poi sottolineato che “Il premio ha individuato e si è impegnato a far conoscere esperienze di donne delle Forze dell’Ordine e la loro attività a tutela e la salvaguardia di tutti noi, di donne che nella musica, nelle arti, nella cultura hanno saputo arricchire i saperi del nostro territorio, di donne che nell’attività elettiva femminile dell’istruzione si sono dedicate con la creatività e la tenacia oggi ancora più necessarie per arricchire la formazione dei giovani. Il privato è pubblico, si è detto. E’ vero quando il pubblico riconosce e valorizza la sfera dell’individuo, senza delegarle il sostegno e l’assistenza che non vuole più garantire. Il privato è pubblico, è vero quando ha medesimo valore e medesimo potere ogni fase produttiva del tempo, il lavoro e la cura, il dirigere e l’ascoltare, il produrre ed il donare”.
SABATO 13 OTTOBRE
Dedicato e riservato alle scuole ore 9-13
Storie d’archivio: Memoria storica e passione politica alle origini dell’Archivio UDI Bologna a cura di Katia Graziosi e Alba Piolanti
Didattica in archivio: Lavoro, diritti e solidarietà nelle fotografie femminili del secondo dopoguerra a cura di Marta Magrinelli ed Eloisa Betti
Frammenti di memoria: racconti di vita di generazione in generazione a cura di Mirella Signoris
Visita guidata alla mostra “Voto alle donne: Settant’anni da protagoniste” a cura di Eloisa Betti, Katia Graziosi
Una delle politiche che UDI persegue da sempre è la collaborazione con le scuole che sono i luoghi deputati alla formazione e all’educazione dei e delle giovani. In tal senso nel 2017 UDI ha presentato al Corso di Grafica dell’Istituto Aldrovandi-Rubbiani di Bologna un progetto per la realizzazione di immagini sulle tematiche e problematiche delle donne allo scopo di illuminare il lavoro su cui l’Associazione è impegnata fin dal 1945. Docenti, studenti e studentesse hanno risposto positivamente all’invito. Tre classi di quinta hanno lavorato e prodotto opere grafiche raffinate e puntuali, già esposte presso la sala Cavazza, Palazzo del Baraccano a Bologna, dal 29 novembre al 6 Dicembre, con il titolo: “Il benessere delle donne. Costruire il futuro con UDI Bologna”. Contemporaneamente UDI dal mese di novembre 2017 ha attivato, per il terzo anno, il progetto LE PAROLE PER DIRLO, all’interno della sezione femminile della Casa circondariale di Bologna partecipando così al più ampio progetto promosso dalle Elette dell’amministrazione comunale dal titolo, NON SOLO MIMOSA.
All’interno del ciclo di iniziative “Una settimana per Tina: per un festival del lavoro delle donne” venerdì 9 marzo alle 9:30 in Cappella Farnese, Palazzo d’Accursio, si è tenuto il conferimento del Premio Tina Anselmi, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Comunale e giunto quest’anno alla sua seconda edizione. “Non esiste un solo modo di osservare la realtà, di interpretarla e di provare a cambiarla. Non esistono donne di serie A e donne di serie B . E non si dimostra la propria maggiore sensibilità nei confronti delle tematiche femminili escludendo dal dibattito altre donne o altri modi di ragionare. Al contrario è sempre più evidente come sia necessaria un’alleanza tra donne di diversi strati sociali, provenienza, cultura, istruzione e idee politiche” è stata la riflessione in apertura della Presidente del Consiglio Comunale Luisa Guidone.