Formazione promossa dal Gruppo Giustizia

Indirizzata a: operatori, forze dell’ordine, servizi sociali, scuole, avvocate/i

Finalizzata a: per una migliore capacità di intervento centrato sui bisogni delle vittime e prevenzione e contrasto

Metodologia: compresenza dei docenti formatori in cui l’esperto tecnico legale si affianca agli altri esperti

Modalità organizzative: si utilizzano brevi lezioni frontali, simulazioni, esercitazioni, analisi di casi, discussioni guidate, test, ecc.

Strumenti: diapositive, dispense, manuali, bibliografie ad hoc, filmati, ecc.

Schema di Accordo metropolinato per donne che hanno subito violenza

 

Generare relazioni diverse

Strumenti per operatori e operatrici coinvolte nel contrasto della violenza maschile contro le donne

La violenza contro le donne è un fenomeno diffuso a livello mondiale la cui gravità ed entità sono ancora difficili da valutare. Negli ultimi decenni, grazie all’azione incessante dei movimenti delle donne, si è potuto affrontare tale fenomeno ampliando ad ogni livello approfondimenti e ricerche, oltre che azioni di sostegno e protezione concreta alle donne che subiscono ogni forma di violenza. E’ ormai noto che la violenza maschile sulle donne è nata e può continuare a vivere solo se sostenuta da una concezione patriarcale della società, in cui i ruoli di uomini e donne sono definiti a priori e dove gli uomini esercitano sulle donne il loro potere e la loro supremazia. Le conseguenze di tale impostazione sono ormai sotto gli occhi di tutti, non solo per l’alto numero di femminicidio, ma sopratutto per il numero, ancora non quantificabile, di violenze che le donne subiscono ogni giorno. I Comuni, le Città Metropolitane e le Regioni devono farsi carico di dare risposte efficaci e concrete per agire a tutela delle cittadine, sul piano della prevenzione e della protezione, essendo il tema della punizione dei responsabili affidata ad altre autorità. 

Tra le principali azioni che gli enti locali possono attuare vi è senz’altro il coordinamento tra tutti gli attori del territorio che vengono in contatto con donne che subiscono violenza: questa azione di coordinamento ha il grande pregio di mettere allo stesso tavolo enti, istituzioni ed associazioni che, pur nel pieno rispetto dei propri obiettivi e ambiti normativi, possono così confrontarsi concretamente sulle azioni attuate, conoscere i servizi disponibili sul territorio, creare nuovi canali di comunicazione e migliorare le prassi di intervento con l’obiettivo di fornire un sostegno effettivo alle donne vittime di violenza. E’ poi necessario non dimenticare che la risposta e il contrasto alla violenza di genere sono rimasti sino agli ultimi anni onere esclusivo delle donne, senza che la corretta attribuzione di responsabilità della violenza in capo a chi la agisce abbia di fatto coinvolto seriamente gli uomini nella ricerca di una soluzione. Con tale spirito sono nate campagne ed iniziative rivolte alla parte maschile della società ma, sopratutto, negli ultimi anni, gli enti locali, le associazioni e le ASL hanno aperto centri di recupero per uomini maltrattanti ai quali si possono rivolgere uomini violenti che vogliono cambiare il loro comportamento. Durante i percorsi svolti all’interno di tali centri, l’assunzione di responsabilità della violenza in capo al maltrattante è uno dei punti centrali, insieme all’obiettivo concreto che non vengano più poste in essere condotte violente. Gli enti locali possono poi agire efficacemente con numerose azioni di prevenzione e sensibilizzazione che costituiscono una parte fondamentale nel contrasto alla violenza di genere. In questo ambito si colloca il presente tool kit, strumento di formazione di operatori e operatrici, tratto con il contributo e la professionalità di diverse associazioni che hanno fornito le proprie diverse competenze e la loro esperienza pluriennale sul tema. La presenza di contributi in ambiti diversi (valutazione del rischio, percorsi di recupero ai maltrattanti, aspetti legali, violenze sulle migranti) vuole evidenziare la complessità del fenomeno che richiede, ovviamente, risposte altrettanto complesse affinché ogni aspetto sia adeguatamente tenuto in considerazione, con l’obiettivo di evitare discriminazioni multiple o vittimizzazioni secondarie. L’ambito formativo, al pari di quelli già citati, è prioritario per poter fornire un’assistenza concreta alle vittime di violenza ma è altresì molto importante per una corretta diffusione di ogni aspetto inerente al fenomeno, per combattere i numerosi pregiudizi che ancora oggi esistono sul tema e perché, a cascata, gli operatori e le operatrici formate possano trasmettere il loro sapere sia nell’ambito in cui operano, sia in ogni altro ambito sociale in cui vivono. La scelta di creare un tool kit formativo mira proprio ad agire in ogni ambito professionale e sociale per generare una reale consapevolezza delle caratteristiche della violenza contro le donne. 

Assessora Susanna Zaccaria

Pari opportunità e differenze di genere, Contrasto alle discriminazioni, Lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e sui minori del Comune di Bologna 

Volume A: Conoscere, approfondire, orientarsi

Volume B: Comprendere e agire 

 

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