Il bel film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani” rappresenta bene la violenza, e non solo quella fisica, che le donne sono state costrette a subire all’interno del sistema patriarcale. La storia del film è ambientata nella realtà difficile dell’Italia del dopoguerra e la speranza di un domani diverso è affidata al diritto di voto, la cui conquista fu soprattutto merito della nostra associazione e del CIF. Da allora grazie anche alle lotte dell’UDI la condizione delle donne è migliorata notevolmente ma ancora molto dobbiamo fare e pretendere perché, venuta al mondo la libertà femminile, le donne siano davvero in grado di agirla.
Dall’inizio dell’anno sono già ben oltre 100 i femminicidi e purtroppo tendenzialmente non calano rispetto al passato. Siamo tutte scosse dal ritrovamento del corpo di Giulia, la ragazza di Vigonovo sequestrata e ferocemente assassinata dall’ex fidanzato, catturato poi in Germania mentre era in fuga.