Lo stato di quarantena, da cui siamo stati in minima parte affrancati a partire dal 4 Maggio, è stato spesso paragonato allo stato di guerra. Nell’era del digitale ogni grande evento porta con sé opinioni, giudizi e contraddizioni di ogni genere, incentivati dalla circolazione di false notizie e pareri di opinionisti non specializzati; l’associazione tra pandemia e guerra, in particolar modo nel mese di Marzo, s’è fatta credenza diffusa, come a voler richiamare lo spirito di buon cittadino degli italiani.

A volte l’universo ci chiede di fermarci. Ma non lo fa bussando cautamente alle porte delle nostre esistenze, quanto più interrompendo bruscamente il nostro stato di assopimento.