Solo 78 anni fa si concludevano anni di lutti e privazioni di ogni genere, nonché persecuzioni e il più grande genocidio dell’era moderna.
Il nostro Paese usciva a pezzi da una guerra durata 5 anni seguita a 20 anni di dittatura fascista in cui tantissimi uomini e donne avevano pagato il loro antifascismo e la loro Resistenza al regime con anni di galera e confino, o espatriando, o vivendo braccati in nascondigli, o sulle montagne come ribelli, spesssoprotetti o aiutati dalle donne.
E 78 anni fa mai avremmo immaginato una nuova guerra in Europa, così come mai avremmo immaginato valutazioni della Resistenza come quelle ascoltate da massime cariche dello stato.
Oggi siamo qui per ricordare a tutte/i che la festa della Liberazione per noi è una tappa determinante della democrazia in questo Paese, che un mondo migliore è possibile ce lo hanno insegnato le nostre madri Costituenti e le tantissime donne, oltre 80mila, che sono state l’ossatura portante della Resistenza al nazifascismo. Una formidabile generazione soprattutto di ragazze che come ebbe a dire una di loro, partigiana medaglia d’oro al valore militare e tra le fondatrici di UDI “ Non avevamo nulla di mitico, eravamo ragazze, dotate solo di sentimenti tramandati dalle generazioni precedenti come la libertà, la solidarietà, la pazienza, la tolleranza, il sacrificio, il coraggio, il dovere civile”.
La Resistenza fu un movimento di popolo di donne e uomini che ci ha consegnato valori su cui affonda le sue radici la nostra Repubblica e la nostra Costituzione. È da qui che nasce una coscienza collettiva e l’affermarsi di un pensiero proiettato verso il cambiamento che le donne vogliono per un Paese completamente rinnovato. Di libertà e di diritti per le donne prima avevano parlato piccole avanguardie.
È con la lotta di Liberazione che si produce la rottura storica con la tradizione che voleva le donne completamente subalterne all’uomo e relegate nella sfera domestica e apolitica.
Ma le donne non ci stanno più e la parola conquistata con grandi sofferenze continuano a usarla ieri come oggi, mettendo in discussione il neo patriarcalismo e la sua politica che fa di tutto per ricacciarci indietro.
Ogni giorno siamo bombardate da slogan, da parole di propaganda che dovrebbero tener occupata la mente e non farci pensare ai problemi veri e reali. Ma noi donne invece siamo vigili sui temi per cui abbiamo lottato per essere libere.
Sui diritti acquisiti non si torna indietro e siamo pronte a difenderli perché sappiamo che la dignità, autonomia, emancipazione e libertà vengono da lì.
I diritti sono il riconoscimento dell’essere Donne.
Per restituire dignità, creare consapevolezza, realizzare solidarietà, affrontare insieme problemi per un migliore livello di coscienza, noi donne abbiamo la forza della vita e nessuno ci farà tornare al passato.
W la Resistenza di ieri e di oggi
W la Liberazione
Il 25 aprile è la data fondamentale della nostra Repubblica